Storia
Era il 5 marzo 1910, nasceva l’ A.C. Cantù, la fondarono i sig. Boghi Giuseppe, Casella Ferdinando, Cazzaniga Alfredo, Colombo Mario e Donadelli Mario, i quali consapevoli delle difficoltà che avrebbero incontrato, chiesero a tutta la cittadinanza di aiutarli, iscrivendosi alla neonata società versando 1 lira.
La risposta dei Canturini fu buona e così la squadra potè iniziare la sua avventura, allenandosi prima sui campi di “Sant’ Antonio”, poi in quelli della “Rutula” ed infine su quelli della “Reverzina”.
Dopo la prima Grande Guerra la squadra era sempre più seguita e spostò il suo campo d’ azione nel rettangolo di via Milano, ed era qui che la domenica i tifosi canturini si ritrovavano.
Gli anni che vanno dal 1930 al 1940 furono gli anni d’oro, dove i granata raccolsero grandi soddisfazioni, misurandosi con squadre del calibro di Como, Lecco, Monza, Busto, Varese, Vercelli…
Le gare campanilistiche con il Como erano quelle che riempivano di tifosi il Sinigaglia e il Comunale di Cantù e prima della seconda guerra mondiale, la squadra ottenne i risultati migliori, disputando anche il campionato di serie C e partecipando per 3 volte alla coppa Italia.
Ovviamente con lo scoppio del secondo conflitto mondiale, i campionati si fermarono e nel 1945, terminata la guerra, a seguito della riforma dei campionati, la squadra granata fu collocata nel campionato di promozione, dove militò per 4 anni, prima di salire nuovamente nel campionato interregionale,sino a raggiungere la 4° serie nella metà degli anni ’50; in quegli anni si instaurò un rapporto di collaborazione con l’Inter e furono lanciati diversi giocatori, dal portiere Ezio Galbiati, ai due centranvanti Paolo Bernasconi e Pietro Brenna al terribile mancino Gianni Brenna.
All’ orizzonte però si affacciò una difficile situazione finanziaria e dirigenziale che rese difficoltoso il cammino della società canturina, si lottò disperatamente per non, soccombere, ma la resa avvenne nella primavera del 1960, quando l’ A.C. Cantù scomparve.
La sua fine fu rimpianta da tutti e si pensò che ben difficilmente il Cantù sarebbe risorto.
Invece grazie a un giovane e volenteroso canturino di nome Gianpaolo Arnaboldi che con un grandissimo lavoro di convincimento e con mezzi propri, riuscì ad assemblare una nuova squadra con giocatori provenienti dalla promozione e dalla 4° serie e proprio grazie a lui , il 17 luglio 1961, nasceva nuovamente l’ F.C. Cantù, il campo era sempre quello di via Milano e il biglietto per la partita costava lire 200; grazie a risultati sempre più sorprendenti, l’entusiasmo intorno alla squadra cresceva e anche il numero di ragazzini che si presentavano alle leve calcistiche, rendendo il settore giovanile in continua espansione.
Nel 1971 un importante azienda cittadina, la “Mobil Girgi” rilevò la F.C. Cantù che assunse la denominazione F.C. Arredi Girgi Cantù; fu chiamato Gianni Barzaghi, ex giocatore del calcio Como e a Gianpaolo Arnaboldi fu affidato il ruolo di direttore sportivo e responsabile del settore giovanile.
La Mobil Girgi raggiunse in breve tempo la serie D e sfiorò l’ accesso alla serie C nella stagione 1974/1975, tra le numerose promesse che si misero in luce in quegli anni, citiamo Gianfranco Matteoli che successivamente arrivò addirittura a vincere lo scudetto con l’Inter, e a vestire inoltre le casacche di Como e Sampdoria, diventando così il più importante gioiello che ha sfornato la scuola canturina.
Proprio in quegli anni, un difficile rapporto con le forze politiche contrarie alla copertura delle tribuna del centro sportivo, spinse i fratelli Girgi ad allontanarsi dal calcio per abbracciare il basket a Varese.
Fu così l’inizio di una progressiva smobilitazione fino all’ abbandono dell’ attività agonistica.
Si ripartì sui campi di terza categoria, grazie a un gruppo di appassionati e a Giancarlo Cappelletti che riportò il calcio in via Milano, riuscendo a raggiungere la prima categoria negli anni ‘90 per poi retrocedere nuovamente nella stagione 1993/1994; la società rischiò così nuovamente di scomparire e solo grazie all’ intervento di Angelo Rigamonti e degli amici a lui vicino, si riuscì a rilanciare la società e il settore giovanile perfezionando un accordo di collaborazione con il Parma.
Malgrado gli innumerevoli sforzi economici e non, la squadra non riuscì a salire dalla 2° categoria e con la scomparsa di Rigamonti, ultimo presidente dell’ A.C. Cantù, la squadra fu affidata a Antonio Turati e Giovanni Bellasio, fino al 2000, anno in cui è avvenuta la fusione tra il glorioso Cantù e il G.S. Sanpaolo dando origine ad un unico sodalizio : l’ Associazione Calcio Cantù Gruppo Sportivo Sanpaolo.
Come Presidente viene eletto il numero uno del Sanpaolo Pietro Frigerio.
Dopo la fusione fra A.C. Cantù e G.S. Sanpaolo, bastano poche settimane per capire che la nuova polisportiva cittadina ha due vocazioni.
Da una parte vuole portare avanti la missione del G.S. Sanpaolo: essere per i ragazzi una “palestra”, sportiva certo, ma soprattutto di vita.
Dall’altra, però, la prima squadra della neonata società è l’unico erede della migliore tradizione calcistica cittadina. E ha voglia di riscattare decenni d’ombra e di difficoltà.
Già durante i mesi estivi si intuisce che il Presidente Pietro Frigerio fa ancora sul serio. Approfitta infatti della fusione e della nuova denominazione della società per comprare dal Sagnino i diritti per disputare il campionato di Promozione.
A livello dirigenziale la società può contare su un team affiatato : il direttore sportivo è l’ex responsabile del settore giovanile del Sanpaolo Mauro Bernardi, mentre l’ex ds dell’A.C. Cantù Mario Targhetti.
Sulla panchina viene chiamato Salvatore Maffesoli, e la prima stagione in Promozione la chiude al secondo posto.
Nella stagione 2001/2002 l’obiettivo è ambizioso, il secondo posto dello scorso anno rappresenta il traguardo minimo. Non andrà così e al posto di Maffesoli viene chiamato Ermanno Cattaneo che non andrà oltre l’ottavo posto.
Sulla panchina granata arriva Marco Ronchetti che al secondo tentativo porta il Cantù in Eccellenza.
La prima annata nella nuova categoria si conclude con una salvezza all’ultimo minuto: il calciatore comasco Brianza, con un gol praticamente allo scadere, fa vincere lo spareggio playout contro la Giana Erminio di Gorgonzola. Archiviata una stagione negativa che non ha mai visto i canturini protagonisti, si apre un nuovo progetto ambizioso, quello per la conquista della promozione in Serie D.
La squadra è in forma per tutto il campionato ma, raggiunto il Merate in vetta alla classifica, i brianzoli non riescono più a vincere, cadendo in crisi. I sogni si infrangono nella finale regionale, vinta per 2-0 dai bergamaschi della Voluntas Osio Sotto.
Nella stagione 2007/2008 si classifica seconda nel girone B di Eccellenza partecipa ai playoff nazionali, la finale viene disputata contro il Casoli, squadra abruzzese in provincia di Chieti.
La partita di andata viene disputata il 10 giugno 2008 al comunale di Cantù e finisce con un pareggio di 1 – 1, la partita di ritorno disputata a Casoli finì 1-0 per il Casoli, il Cantù rimase in Eccellenza mentre il Casoli fù promosso in serie D.
Nel 2008/2009 la squadra del Presidente Pietro Frigerio da il meglio in Coppa Italia Dilettanti. Prima conquistano il titolo regionale, battendo a Ponte San Pietro il Palazzolo.
Poi l’avventura prosegue nel torneo nazionale. Il Cantù Sanpaolo vince il girone, contro Acqui Terme e Loanesi San Francesco, e batte il Muggia nei quarti. Si arrende solo in semifinale, contro il Castel Rigone, il 6 maggio 2009.
In campionato il Cantù Sanpaolo paga gli sforzi fatti in Coppa e conclude il campionato solo al quarto posto.
Nei playoff, i granata sconfiggono il Mariano e il Seregno, poi ancora la Loanesi San Francesco e battendo in trasferta nella finale nazionale il Fondi per 2-1.
Il giorno della partita decisiva per la promozione è il 14 giugno 2009, quando il Cantù Sanpaolo affronta sul campo di Vai Giovanni XXIII il Fondi battendolo ancora una volta 2-1. Cantù Sanpaolo in serie D.
Nelle stagioni 2009-2010 e 2010-2011 ottiene buoni piazzamenti in classifica.
Nell’estate del 2011 un grave lutto colpisce l’A.C. Cantù G.Sanpaolo, il Presidente onorario Pietro Frigerio scompare improvvisamente lasciando un vuoto incolmabile per la società.
Nel 2011-2012 l’ A.C. Cantù G.S. Sanpaolo conquista appena 12 punti e retrocede in Eccellenza.
Nella stagione 2012-2013 con appena 5 punti totalizzati sul campo( con una penalizzazione di 3 punti) il Cantù retrocede in Promozione.
La stagione 2013/2014 si conclude col Cantù che retrocede in Prima Categoria.
Nel corso della stagione 2014/2015 il Cantù disputa il campionato di Prima Categoria, allenatore dell’inizio stagione è Gianluca Ghelfi che verrà poi sollevato dall’incarico e sostituito da Luca Furlan. Non è una stagione esaltante quella del Cantù, infatti si ritrova a fine campionato a disputare i play-out contro la Cascinamatese. Nei due incontri, il Cantù pareggia il primo in casa mentre al ritorno vince per 2 a 0 e resta in Prima Categoria.
Il campionato 2015/2016, alla guida di Luca Furlan, il Cantù disputa un campionato di bassa classifica, alla fine si ritrova a disputare per il secondo anno consecutivo i play out. La squadra che il Cantù deve battere è il Rovellasca. Nei due incontri il Rovellasca vince per 1 a 0 e spinge il Cantù in seconda categoria.
Con la stagione 2016/2017 in casa del Cantù succede qualcosa di veramente importante, la fusione societaria con il Cadorago Or. Elio Zampiero. L’ A.C. Cantù G.S. Sanpaolo cambia denominazione per diventare A.S.D. Cantù Sanpaolo. In questo modo il Cantù disputerà il prossimo campionato ancora in Prima Categoria.
Il Cantù nella stagione 2016/2017 è in finale di Coppa Lombardia contro il Bienno (Brescia), la partita si gioca a Trezzo sull’Adda (Mi). Il Cantù perde per 2 a 0, con questa sconfitta vanifica la possibilità di passare in Promozione.
Per quanto riguarda il campionato 2016/2017, il Cantù lo conclude al 4° posto e disputa i play off. Il primo incontro, viene giocato fuori cassa contro il Vis Nova Giussano, partita unica. Bellissima gara che fino al 92° il risultato era di 3 a 2 per il Cantù, al 93° il Vis Nova trova il gol del pareggio, l’incontro si conclude con il risultato di 3 a 3 ed il Cantù con questo risultato è eliminato dai Play off.